Testo di Marcelo Solla e Sabina Samba
lunedì 31 dicembre 2018
Não deixe o samba morrer
Testo di Marcelo Solla e Sabina Samba
Madalena
Madalena
(Ivan Lins e Ronaldo Monteiro
de Souza)
Oh Madalena, o meu peito
percebeu
Que o mar é uma gota
Comparado ao pranto meu
Fique certa, quando o nosso
amor desperta
Logo o sol se desespera
E se esconde lá na serra
Eh, Madalena, o que é meu não
se divide
Nem tampouco se admite
Quem do nosso amor duvide
Até a lua se arrisca num
palpite
Que o nosso amor existe
Forte ou fraco alegre ou triste
Traduzione
O Maddalena, il mio petto ha percepito
Che il mare è una goccia
In confronto al mio pianto
Stai sicura, quando il nostro amore si
sveglia
Allora il sole si dispera
E si nasconde sui monti.
Eh, Maddalena, ciò che è mio non si divide
Tanto meno è ammesso che qualcuno dubiti
del nostro amore.
Perfino la luna azzarda a suggerire che il
nostro amore esiste
Forte o debole, allegro o triste
BrèSamba - Aprile 2018 - Teatro Telaio
Ronaldo
Monteiro de Souza scrive il testo di questa canzone con l’aiuto di Ivan Lins
che compone le musiche. Lo scrive in ricordo di un amore passato, per una donna
di nome Vera Regina. Il nome Maddalena fu scelto a caso e diede il titolo a
numerose altre canzoni scritte da altri autori brasiliani come la “Madalena do
Jucú” di Martinho da Vila o la zingara “Sandra Rosa Madalena” di Sidney Magal.
Ivan Lins è
stato uno dei compositori brasiliani di maggiore successo all'estero, portando
e promuovendo la musica brasiliana in diversi paesi. Nato a Rio de Janeiro nel
1945, visse la sua adolescenza a Boston. Quando tornò a Rio de Janeiro, studiò
nel Collegio Militare. Più tardi si laureò in chimica industriale
all'Università federale di Rio de Janeiro. La sua musica è frutto di una combinazione
di jazz con la tradizione brasiliana, mescolando le sue origini brasiliane con la
cultura musicale del jazz che ha imparato ad apprezzare negli Stati Uniti.
Tra i suoi grandi successi, oltre a “Madalena”, ci sono “Começar de novo”, “Bandeira do divino”, “Novo tempo”, “Vitoriosa”, “Aos nossos filhos”. Collaborò, inoltre, con Michael Bublé alla realizzazione di un brano musicale dal titolo “Wonderful Tonight”.
“Madalena” è
stata registrata da Elis Regina. Tutti i principali compositori brasiliani
sognavano di far interpretare le proprie canzoni da Elis Regina. Di questa
grande artista vanno evidenziate due qualità: innanzitutto è stata la maggior
“reveladora” (talent scout)
di compositori brasiliani. Ha infatti scoperto e promosso diversi artisti
sconosciuti prima, che successivamente sono stati apprezzati grazie alle sue
interpretazioni: oltre a Ivan Lins, ha dato grande fama a Renato Teixeira,
Belchior, Milton Nascimento, João Bosco, Adoniran Barbosa, Tim Maia, Gilberto
Gil, Aldir Blanc, Tom Jobim e molti altri. Elis aveva, inoltre, una
straordinaria capacità di trasformarsi ed era in grado di interpretare ogni
canzone in modo sempre diverso, molto personale, intimo ed esplosivo.
Elis Regina
Carvalho Costa nacque a Porto Alegre, nel Rio Grande do Sul il 17 marzo 1945 e
la sua storia si intreccia con la storia della musica brasiliana. Ai sui esordi
ha cantato la Bossa Nova e il Samba ed è stata leader della rinnovazione della
musica brasiliana essendo tra i precursori della MPB (Musica Popular
Brasileira). Alla fine degli anni ‘60 ha partecipato e vinto alcuni dei
principali festival della canzone brasiliana. Negli anni ‘70 sebbene abbia
vissuto giorni assai difficili perché mal tollerava la dittatura militare
brasiliana, è stato tuttavia il suo periodo migliore per la produzione
musicale, facendo molte tournée anche in Europa dove ebbe grande successo,
specialmente nelle sue due partecipazioni al Festival di Montreux in Svizzera.
Negli anni
'80, all'apice della sua carriera, morì di una morte inaspettata. Era il 19
gennaio 1982 quando Elis fu trovata morta nel suo appartamento a San Paolo
all'età di soli 36 anni, lasciando tre figli, Joao Marcelo, Pedro Mariano e
Maria Rita, che attualmente stanno portando avanti la loro carriera di cantanti
con la responsabilità di rappresentare la loro madre che è la più grande
cantante in Brasile.
venerdì 19 gennaio 2018
Brazil com Z é pra Cabra da Peste, Brasil con S é a Nação do Nordeste
Il numero degli abitanti è pari, circa, a quello dell'Italia, ma la regione del Nordeste del Brasile ha un'area di estensione cinque volte più grande.
“Vou invadir o Nordeste
Seu cabra da peste
Sou Mangueira
Com forró e xaxado
O filho do chão rachado
Vem com a Estação Primeira”
“Mangueira encanta
E canta a história que o povo faz, ô, ô, ô, ô,
Vem mostrar a nação do valente sertão
De guerras e de sonhos imortais
A cada invasão, uma reação
Pra cada expedição, um brado surgia
Brilhou o sol no sertão
À luz de um novo dia
Lendas e crendices
mistérios que vêm ao luar
No Velho Chico naveguei, com meu cantar”
“Il coraggioso Sertão delle guerre e dei sogni immortali dove per ogni invasione o spedizioni aveva una reazione e un grido che si alzava” testimonia la fatica del bianco europeo e dello Stato legale a raggiungere questa parte dell'entroterra della regione del Nordeste. Questo popolo aveva una propria cultura e una propria legge. Faceva parte di questa popolazione il “cangaçeiro” e le sue bande, e il bandito più famoso era Lampião, capo della banda più forte, che per molto tempo aveva vissuto nel Sertão a imporre le proprie regole. Gli uomini di “cangaçeiros” erano considerati banditi per la polizia, ma visti come eroi per molte persone del popolo nordestino.
“Leggende, superstizioni e misteri che vengono alle luce della luna”: questi versi si riferiscono al sincretismo religioso e al misticismo del popolo nordestino. “Velho Chico” (Vecchio Chico) fa riferimento al grande fiume São Francisco (San Francesco) che passa nel territorio ed è molto importante per la navigazione e per l'economia locale. “Chico” in Brasile è utilizzato come diminutivo del nome “Francisco” (Francesco).
“No canto e na dança
No pecado ou na fé, vou seguir no arrasta-pé
Deixa o povo aplaudir
Ao som da sanfona
Vou descendo a ladeira
Com o trio da Mangueira
Doce Cartola, sua alma está aqui”
“Padim, Padre Ciço, faça chover alegria
Pra que cada gota seja o pão de cada dia
Jogo flores ao mar pra saudar Iemanjá
E na lavagem do Bonfim, eu peço axé
Terra encantada e predestinada
Tua beleza não tem fim
Brasil, no coração eu levo paz
Pau-de-arara nunca mais.”
giovedì 2 novembre 2017
Trem das Onze
Testo di Marcelo Solla e Barbarella Happi
martedì 29 agosto 2017
Garota de Ipanema
martedì 18 luglio 2017
Vou te Contar (Wave)
Testo di Marcelo Solla e Barbarella Happy
venerdì 7 luglio 2017
O Bêbado e a Equilibrista
Testo: Marcelo Solla e Barbarella Happy