BrèSamba - Sozinha
Sozinha
(Peninha)
Às vezes, no silêncio da noite
Eu fico imaginando nós dois
Eu fico ali sonhando acordada
Juntando o antes, o agora e o depois
Por que você me deixa tão solta?
Por que você não cola em mim?
Tô me sentindo muito sozinha
Não sou nem quero ser sua dona
É que um carinho, às vezes, cai bem
Eu tenho os meus segredos e planos secretos
Só abro pra você, mais ninguém
Por que você me esquece e some?
E se eu me interessar por alguém?
E se ele, de repente, me ganha?
Quando a gente gosta
É claro que a gente cuida
Fala que me ama
Só que é da boca pra fora
Ou você me engana
Ou não está maduro
Onde está você agora?
Da sola
A
volte, nel silenzio della notte
Immagino
noi due
Sto
lì, sognando a occhi aperti
Unendo
il prima, l’adesso e il dopo.
Perché
mi lasci così libera?
Perché
non ti attacchi a me?
Mi
sto sentendo molto sola
Non
sono né voglio essere la tua padrona
E’
che una carezza, a volte, fa bene
Io
ho i miei segreti e piani segreti
Li
svelo solo a te, a nessun altro
Perché
mi dimentichi e sparisci?
E
se fossi interessata a qualcuno?
E
se lui, all’improvviso, mi conquistasse?
Quando
ci vogliamo bene
E’
chiaro che abbiamo cura
Dici
che mi ami
Ma
è tanto per dire
O
mi prendi in giro
O
non sei maturo
Dove
sei ora?
Il Brasile, col tempo, ha dato di sé al mondo l’immagine di un paese assolato e allegro. Il sole tropicale splende durante il giorno, pertanto, quando si pensa al Brasile, immaginiamo luce, calore, spiaggia, pelli abbronzate, corpi scevri di vergogne, libertà e un permanente sorriso. Il Brasile è una mistura di popoli ed etnie, acqua dolce dei fiumi, acqua salata del mare. E pure aridezza. Il Brasile va orgoglioso delle sue ore di sole. Ma nasconde le sue ore notturne, in cui l’oscurità spegne le stelle nel cielo.
Il
complesso rock progressivo dei Pink Floyd ha immortalato l’idea dell’esistenza
di un permanente “Dark Side of the Moon”. Eppure la luna, al contrario di
quanto molti immaginano, ha luce e oscurità in ogni centimetro della sua
superficie. Il Brasile è una luna e vive, da qualche tempo, una lunga notte che
va ritardando l'aurora.
Il
compositore brasiliano Peninha ha una figlia, Clariana Alves. All’età di 14
anni Clariana aveva un ragazzo col quale litigò. Il padre sentì litigare i due
e si preoccupò per la sofferenza della figlia, che piangeva sentendosi sola e
lontana dal suo amore. La preoccupazione per la figlia ispirò Peninha, che compose
“Sozinha”.
La
canzone di Peninha è notturna, è triste. E’ l’opposto di ciò che il Brasile si
era abituato ad essere per il mondo. Non è Bossa Nova, né Carmen Miranda.
“Sozinha” è silenzio, una lacrima dolce e salata, di versi che sgorgano
malinconia:
“A volte, nel silenzio della notte
Immagino noi due
Sto lì, sognando a occhi aperti
Unendo il prima, l’adesso e il dopo.
Perché mi lasci così libera?
Perché non ti attacchi a me?
Mi sto sentendo molto sola”
Questo brano è nato al femminile ed è stato inciso inizialmente dalla cantante Sandra de Sá con il titolo originale di “Sozinha”, poiché descrive la solitudine della piccola Clariana Alves. Nonostante la tristezza associata al tema della solitudine, Sandra de Sá lo interpreta con un ritmo quasi allegro, quasi solare, quasi giorno...di tanta solitudine.
“A volte, nel silenzio della notte
Immagino noi due
Sto lì, sognando a occhi aperti
Unendo il prima, l’adesso e il dopo.
Perché mi lasci così libera?
Perché non ti attacchi a me?
Mi sto sentendo molto sola”
Questo brano è nato al femminile ed è stato inciso inizialmente dalla cantante Sandra de Sá con il titolo originale di “Sozinha”, poiché descrive la solitudine della piccola Clariana Alves. Nonostante la tristezza associata al tema della solitudine, Sandra de Sá lo interpreta con un ritmo quasi allegro, quasi solare, quasi giorno...di tanta solitudine.
Dopo
Sandra de Sá, a incidere la canzone è la voce rauca, grave e carica del
cantante Tim Maia, un’icona del soul e del funk brasiliani. Con Tim Maia il
brano si trasforma e passa al maschile. “Sozinha” diventa “Sozinho”. Con la
voce possente di Tim Maia la canzone cresce e giunge alle orecchie di Caetano
Veloso. Con la voce del baiano Caetano, “Sozinho” si trasforma in un successo immediato
e porta l’album “Prenda Minha” a raggiungere un milione di copie vendute.
Ora
il brano è stato inciso dall’italiana Sara Trementini. Con lei, torna al
femminile. E il brano, nuovamente in una voce di ragazza, torna ad essere luna.
Con Sandra de Sá, Tim Maia, Caetano Veloso e Sara Trementini, “Sozinha”, come
la luna, completa un ciclo, con quattro fasi solitarie complementari. E
dall’oscurità della notte di un Brasile tropicale la tristezza della ragazza
solitaria emana un bagliore segreto, nascosto nella luce e nel candore che
colora il suo nome: Clariana Alves, il chiarore d’aurora del sole e della luna.
“Sozinha” è la ragazza. “Sozinho” è il
Brasile, immerso in una notte scura che tiene nascosto il soleggiato paese
tropicale dietro pandemie e autoritarismi politici che opprimono un popolo nel
verso finale della canzone di Peninha: “dove sei ora?”
Testo di Anderson Borges Costa
Traduzione di Sabina Samba e Sem Confini
Traduzione di Sabina Samba e Sem Confini