venerdì 16 ottobre 2020

Sozinho

BrèSamba - Sozinha

Sozinha
(Peninha)

Às vezes, no silêncio da noite
Eu fico imaginando nós dois
Eu fico ali sonhando acordada
Juntando o antes, o agora e o depois
Por que você me deixa tão solta?
Por que você não cola em mim?
Tô me sentindo muito sozinha
Não sou nem quero ser sua dona
É que um carinho, às vezes, cai bem
Eu tenho os meus segredos e planos secretos
Só abro pra você, mais ninguém
Por que você me esquece e some?
E se eu me interessar por alguém?
E se ele, de repente, me ganha?
Quando a gente gosta
É claro que a gente cuida
Fala que me ama
Só que é da boca pra fora
Ou você me engana
Ou não está maduro
Onde está você agora?
 
Da sola

A volte, nel silenzio della notte
Immagino noi due
Sto lì, sognando a occhi aperti
Unendo il prima, l’adesso e il dopo.
Perché mi lasci così libera?
Perché non ti attacchi a me?
Mi sto sentendo molto sola
Non sono né voglio essere la tua padrona
E’ che una carezza, a volte, fa bene
Io ho i miei segreti e piani segreti
Li svelo solo a te, a nessun altro
Perché mi dimentichi e sparisci?
E se fossi interessata a qualcuno?
E se lui, all’improvviso, mi conquistasse?
Quando ci vogliamo bene
E’ chiaro che abbiamo cura
Dici che mi ami
Ma è tanto per dire
O mi prendi in giro
O non sei maturo
Dove sei ora?
 
    Il Brasile, col tempo, ha dato di sé al mondo l’immagine di un paese assolato e allegro. Il sole tropicale splende durante il giorno, pertanto, quando si pensa al Brasile, immaginiamo luce, calore, spiaggia, pelli abbronzate, corpi scevri di vergogne, libertà e un permanente sorriso. Il Brasile è una mistura di popoli ed etnie, acqua dolce dei fiumi, acqua salata del mare. E pure aridezza. Il Brasile va orgoglioso delle sue ore di sole. Ma nasconde le sue ore notturne, in cui l’oscurità spegne le stelle nel cielo.
    
    Il complesso rock progressivo dei Pink Floyd ha immortalato l’idea dell’esistenza di un permanente “Dark Side of the Moon”. Eppure la luna, al contrario di quanto molti immaginano, ha luce e oscurità in ogni centimetro della sua superficie. Il Brasile è una luna e vive, da qualche tempo, una lunga notte che va ritardando l'aurora.
    
    Il compositore brasiliano Peninha ha una figlia, Clariana Alves. All’età di 14 anni Clariana aveva un ragazzo col quale litigò. Il padre sentì litigare i due e si preoccupò per la sofferenza della figlia, che piangeva sentendosi sola e lontana dal suo amore. La preoccupazione per la figlia ispirò Peninha, che compose “Sozinha”.

    La canzone di Peninha è notturna, è triste. E’ l’opposto di ciò che il Brasile si era abituato ad essere per il mondo. Non è Bossa Nova, né Carmen Miranda. “Sozinha” è silenzio, una lacrima dolce e salata, di versi che sgorgano malinconia:
 
“A volte, nel silenzio della notte
Immagino noi due
Sto lì, sognando a occhi aperti
Unendo il prima, l’adesso e il dopo.
Perché mi lasci così libera?
Perché non ti attacchi a me?
Mi sto sentendo molto sola”
 
    Questo brano è nato al femminile ed è stato inciso inizialmente dalla cantante Sandra de Sá con il titolo originale di “Sozinha”, poiché descrive la solitudine della piccola Clariana Alves. Nonostante la tristezza associata al tema della solitudine, Sandra de Sá lo interpreta con un ritmo quasi allegro, quasi solare, quasi giorno...di tanta solitudine.

    Dopo Sandra de Sá, a incidere la canzone è la voce rauca, grave e carica del cantante Tim Maia, un’icona del soul e del funk brasiliani. Con Tim Maia il brano si trasforma e passa al maschile. “Sozinha” diventa “Sozinho”. Con la voce possente di Tim Maia la canzone cresce e giunge alle orecchie di Caetano Veloso. Con la voce del baiano Caetano, “Sozinho” si trasforma in un successo immediato e porta l’album “Prenda Minha” a raggiungere un milione di copie vendute.

    Ora il brano è stato inciso dall’italiana Sara Trementini. Con lei, torna al femminile. E il brano, nuovamente in una voce di ragazza, torna ad essere luna. Con Sandra de Sá, Tim Maia, Caetano Veloso e Sara Trementini, “Sozinha”, come la luna, completa un ciclo, con quattro fasi solitarie complementari. E dall’oscurità della notte di un Brasile tropicale la tristezza della ragazza solitaria emana un bagliore segreto, nascosto nella luce e nel candore che colora il suo nome: Clariana Alves, il chiarore d’aurora del sole e della luna.
 
    “Sozinha” è la ragazza. “Sozinho” è il Brasile, immerso in una notte scura che tiene nascosto il soleggiato paese tropicale dietro pandemie e autoritarismi politici che opprimono un popolo nel verso finale della canzone di Peninha: “dove sei ora?”
    
        Testo di Anderson Borges Costa
        Traduzione di Sabina Samba e Sem Confini

1 commento:

  1. I loved what you said about the song- the sun, the moon, the country and the father who worries about his daughter. Congratulations for your words about the song.

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