giovedì 21 novembre 2019

Mama Africa


Legau da Metro - Mama Africa


Mama Africa 
(Chico César)

Mama África
A minha mãe é mãe solteira
E tem que fazer mamadeira todo dia
Além de trabalhar como empacotadeira
Nas Casas Bahia...
Mama África, tem tanto o que fazer
Além de cuidar neném
Além de fazer denguim
Filhinho tem que entender
Mama África vai e vem
Mas não se afasta de você...
Quando Mama sai de casa
Seus filhos se olodunzam
Rola o maior jazz
Mama tem calo nos pés
Mama precisa de paz...
Mama não quer brincar mais
Filhinho dá um tempo
É tanto contratempo
No ritmo de vida de mama...

Mama Africa

La mia mamma è una madre single
E deve preparare il biberon ogni giorno
Oltre che lavorare come confezionatrice
A Casas Bahia...
Mama Africa, ha così tanto da fare
Oltre che prendersi cura dei bambini
Oltre che fare le coccole
Bambino devi capire
Mama Africa va e viene
Ma non si allontana da te...
Quando la mamma esce di casa
I suoi figli si Olodumizzano
E accade il più grande jazz
Mamma ha i calli ai piedi
La mamma ha bisogno di pace
La mamma non vuole più giocare
Figlio fermati
Ci sono tanti contrattempi
Nel ritmo di vita di Mama.


    Chico César è il nome artistico di Francisco César Gonçalves, nato il 26 gennaio 1964 nella regione del Paraíba, nella parte Nord-est del Brasile. Laureato in giornalismo, ha inizialmente lavorato come revisore di testi e giornalista per alcuni anni. Nel 1991, dopo una tourné in Germania con la sua banda "Cuscuz Clã", decise di vivere guadagnando solo con la musica, per questo intensifica il suo lavoro di composizione. Il nome "Cusuz Clã" significa: il Clan del Cuscus (cibo di origine orientale che esiste anche in Brasile, ma impiegato in un modo un po' diverso). Non esiste alcuna relazione con il "Ku Kux Klan", se non per ironia fonetica, dal momento che la vita e il pensiero di Chico Cèsar sono totalmente opposti alle idee di quest'ultima organizzazione.
    Il brano "Mama Africa" è del 1996 ed ha fatto conoscere Chico César in tutto i mondo. Il suo video clip, rivoluzionario e originale allo stesso tempo, ha vinto il premio come miglior video clip dell'anno nel canale televisivo MTV Brasilie e la canzone è diventata subito popolare in tutta la nazione.  
Anche se il Brasile era appena uscito di una dittatura militare e cominciava ad essere “democratico”, la differenza sociale tra i ricchi e i poveri, tuttavia, continuava ad essere molto marcata. Essere povero era difficile, ma, essere una Donna povera, lo era ancora di più. Il testo della canzone dimostra la forza e la resilienza di una donna povera che deve sostenere da sola una famiglia composta da molti figli. Lei è brava e non si stanca, osserva il successo delle impresa dei propri figli con orgoglio, nonostante si siano "olodumizzati e fanno una gran confusione”. 
    La parola “Jazz” può essere tradotta come lo stile musicale statunitense, ma anche nel senso di confusione, rumore. L'espressione “se oloduzam” è un interessante neologismo dove Chico Cèsar crea il verbo riflessivo “oloduzar” e lo coniuga nella terza persona plurale con il senso di “essere qualcuno che sembra o suona negli Olodum”. Olodum è il più conosciuto gruppo di musica, organizzato con ispirazione nella musica e cultura africana, formatosi nel Pelorinho, quartiere storico di Salvador, a Bahia.
    Questa Mamma non si ferma mai perché “deve preparare il biberon tutti i giorni oltre a lavorare come confezionatrice a Casas Bahia”. Casas Bahia è un grande magazzino popolare presente in tutto il Brasile e che vende articoli casalinghi (frigoriferi, forni, condizionatori dell'aria, TV,...) e il modesto sogno consumistico dei poveri in Brasile è quello di possedere la tessera di fedeltà di Casas Bahia per potere acquistare questi elettrodomestici con una decina di rate e con gli interessi di un paio d’anni, anche se, così facendo, pagano tre volte il prezzo del prodotto. 
    Lo stesso riferimento a Casas Bahia, si trova anche nella celebre frase del “Mamona Dinho” nella canzone di Chopis Centis: “A minha felicidade è un crediàrio nas Casas Bahia” (La mia gioia è una carta di credito nella Casas Bahia). 
Mamma Africa, oltre a prendersi cura del bambino fa anche “denguim”, altra parola interessantissima, che è un diminutivo carino, tipico della regione nordestina della parola “dengo” che non ha alcuna traduzione in italiano. 

        Testo scritto da Marcelo Solla e Barbarella Happy