martedì 18 luglio 2017

Vou te Contar (Wave)



BrèSamba - Vou te contar / Wave


https://www.youtube.com/watch?v=46KTi0xtT_0


Wave (Vou te contar)
(Tom Jobim)

Vou te contar
Os olhos já não podem ver
Coisas que só o coração pode entender
Fundamental é mesmo o amor
É impossível ser feliz sozinho
O resto é mar
É tudo que não sei contar
São coisas lindas que eu tenho pra te dar
Vem de mansinho à brisa e me diz
É impossível ser feliz sozinho
Da primeira vez era a cidade
Da segunda, o cais e a eternidade
Agora eu já sei
Da onda que se ergueu no mar
E das estrelas que esquecemos de contar
O amor se deixa surpreender
Enquanto a noite vem nos envolver

Vou te contar
Io ti dirò
Gli occhi giá non possono vedere
Cose che solo il cuore può capire
Fondamentale è anche l'amore
È impossibile essere felici da soli
Il resto è mare
E tutto quello che non so raccontare
Sono cose belle che ho da darti
Viene dolcemente nella brezza e mi dice
E 'impossibile essere felici da soli
La prima volta era la città
Il secondo, il pontile e l'eternità
Adesso io già so
Dell’onda che si è eretta nel mare
E delle stelle che ci dimentichiamo di contare
L'amore si lascia sorprendere
Mentre la notte viene ad avvolgerci



    Il Samba nasce nei quartieri poveri di Rio de Janeiro, sulle colline e nella zona nord della città.
    La Bossa Nova, invece, si forma nei quartieri più ricchi della città, ubicati a sud, negli appartamenti vicino alle spiagge di Copacabana e Ipanema. 
La Bossa Nova trova la sua ispirazione nel Samba, ma è suonata da musicisti di alto livello, formati da una profonda conoscenza musicale. La struttura musicale della Bossa Nova è raffinata, le armonie complesse, e risente anche di influenze del Jazz.
    In un Brasile che, dopo la seconda guerra mondiale,  stava sperimentando una crescita economica e una maggiore maturazione culturale grazie all'avvicinarsi delle influenze degli Stati Uniti e dell'Europa, Rio de Janeiro, ancora la capitale del paese, diventa protagonista e artefice di questo nuovo clima di fascino di esaltazione. 
    Era l'era di JK (Jucelino Kubitshek, Presidente tra il 1956 e il 1960, il “Presidente Bossa Nova”).
    La Bossa Nova ha quindi come scenario le belle spiagge di Rio de Janeiro, le belle donne, la bella vita, l'amicizia, l'amore e la felicità. 
La canzone “Wave” (Vou te contar) di Antonio Carlos Jobim, originariamente registrata nel 1967, si inserisce perfettamente in questo contesto. La musica appare quasi come una descrizione di questo paesaggio e di un bellissimo amore vissuto sul suo sfondo.

BrèSamba - Wave


        Testo di Marcelo Solla e Barbarella Happy


venerdì 7 luglio 2017

O Bêbado e a Equilibrista




BrèSamba - 
O Bêbado e a Equilibrista
(Aldir Blanc e João Bosco)

Caía a tarde feito um viaduto
E um bêbado trajando luto me lembrou Carlitos
A lua, tal qual a dona de um bordel
Pedia a cada estrela fria um brilho de aluguel
E nuvens, lá no mata-borrão do céu
Chupavam manchas torturadas, que sufoco
Louco, o bêbado com chapéu-côco
Fazia irreverências mil pra noite do Brasil, meu Brasil
Que sonha com a volta do irmão do Henfil
Com tanta gente que partiu num rabo-de-foguete
Chora a nossa pátria, mãe gentil
Choram Marias e Clarices no solo do Brasil
Mas sei, que uma dor assim pungente
Não há de ser inutilmente, a esperança
Dança na corda bamba de sombrinha
E em cada passo dessa linha pode se machucar
Azar, a esperança equilibrista
Sabe que o show de todo artista tem que continuar


L’ubriaco e la funambola
Cadeva a pomeriggio avanzato un cavalcavia
E un ubriaco vestito a lutto mi ricordò Charlot
La luna, come la padrona di un bordello
Chiedeva a ogni fredda stella un bagliore in prestito
E le nuvole là, nella carta assorbente del cielo
Succhiavano macchie torturate, che asfissiante follia
L'ubriaco con la bombetta
Faceva irriverenze a mille per la notte del Brasile, mio Brasile
Che sogna il ritorno del fratello di Henfil
Con tanta gente che partì sulla coda di un razzo
Piange la nostra patria, dolce madre
Piangono Marie e Clarisse sul suolo brasiliano
Ma so che un dolore così pungente
Non deve esistere inutilmente,
La speranza danza su una fune allentata con l'ombrellino
E ad ogni passo di quella linea si può far male
E' destino, la speranza equilibrista
Sa che lo spettacolo di ogni artista deve continuare.

Sara Trementini  (Voce) - Marcelo Solla (Chitarra) 

    João Bosco, nacque nel 1946; è un musicista e compositore, uno dei migliori chitarristi della musica popolare brasiliana. Anche Aldir Blanc, nacque nel 1946, è stato un grande poeta e, inoltre, un autore di alcuni tra i migliori testi della tradizione brasiliana, lavorando con grandi partner della musica popolare.
Dal 1964 al 1985 il Brasile conobbe un periodo di dittatura militare vile e oppressivo. A causa di ciò, in questo periodo, molti artisti e pensatori furono perseguitati e persino esiliati. "O Bêbado e a Equilibrista" è diventato un inno di resistenza a questa dittatura, ed esprime un  desiderio di apertura del pensiero politico rivolto alla democrazia.
    João Bosco compose la musica della canzone, in onore di Charles Chaplin,  morto nel 1977, e chiese ad Aldir Blanc di scriverne il testo. Oltre a celebrare "Carlitos" che, con i suoi passi incerti somiglia ad un ubriaco, Aldir Blanc utilizza, inoltre, diverse metafore per sfidare la dittatura ed evocare la libertà. Esistono dubbi sulla semantica delle parole che sembrano non avere senso.Alcune delle parole utilizzate possono avere un significato nascosto: per "stelle" si intendono i "generali" e per  "cielo" la "prigione".
    Choram Marias e Clarices" sono citazioni alle vedove dei prigionieri politici uccisi negli scantinati del DOI-CODI, la polizia repressiva della dittatura.
Maria è il nome della moglie di Manuel Fiel Filho, e Clarisse, quello della moglie del giornalista Vladimir Herzog.
    Henrique de Souza, il fumettista Henfil, è stato redattore del giornale umoristico "O Pasquim" ed fu presentato ad Aldir Blanc da Elis Regina alcuni anni prima.  Henfil aveva raccontato con estrema commozione la sorte del fratello Hebert de Souza, il Betinho, esiliato dal 1971 dalla dittatura in Messico. Quando Betinho, terminato l'esilio, arrivò nel 1979 a San Paolo all'aeroporto di Congonhas, ad accoglierlo c'era una manifestazione, composta da circa 200 persone, che cantava "O Bêbado e a Equilibrista".
    La canzone è stata registrata da João Bosco nel 1979 in un album "Linha de Passe". In seguito, interpretata dalla più grande cantante del Brasile, Elis Regina, il brano venne inserito nell'album "Essa Mulher", e divenne un pezzo molto conosciuto e apprezzato.

        Testo: Marcelo Solla e Barbarella Happy