BrèSamba -
O
Bêbado e a Equilibrista
(Aldir Blanc e João Bosco)
Caía a tarde feito um viaduto
E um bêbado trajando luto me lembrou Carlitos
A lua, tal qual a dona de um bordel
Pedia a cada estrela fria um brilho de aluguel
E nuvens, lá no mata-borrão do céu
Chupavam manchas torturadas, que sufoco
Louco, o bêbado com chapéu-côco
Fazia irreverências mil pra noite do Brasil, meu Brasil
Que sonha com a volta do irmão do Henfil
Com tanta gente que partiu num rabo-de-foguete
Chora a nossa pátria, mãe gentil
Choram Marias e Clarices no solo do Brasil
Mas sei, que uma dor assim pungente
Não há de ser inutilmente, a esperança
Dança na corda bamba de sombrinha
E em cada passo dessa linha pode se machucar
Azar, a esperança equilibrista
Sabe que o show de todo artista tem que continuar
L’ubriaco e la funambola
Cadeva a pomeriggio avanzato un cavalcavia
E un ubriaco vestito a lutto mi ricordò Charlot
La luna, come la padrona di un bordello
Chiedeva a ogni fredda stella un bagliore in prestito
E le nuvole là, nella carta assorbente del cielo
Succhiavano macchie torturate, che
asfissiante follia
L'ubriaco con la bombetta
Faceva irriverenze a mille per la notte del
Brasile, mio Brasile
Che sogna il ritorno del fratello di Henfil
Con tanta gente che partì sulla coda di un
razzo
Piange la nostra patria, dolce madre
Piangono Marie e Clarisse sul suolo
brasiliano
Ma so che un dolore così pungente
Non deve esistere inutilmente,
La speranza danza su una fune allentata con
l'ombrellino
E ad ogni passo di quella linea si può far
male
E' destino, la speranza equilibrista
Sa che lo spettacolo di ogni artista deve
continuare.
Sara Trementini (Voce) - Marcelo Solla (Chitarra)
João Bosco, nacque nel 1946; è un musicista
e compositore, uno dei migliori chitarristi della musica popolare brasiliana. Anche
Aldir Blanc, nacque nel 1946, è stato un grande poeta e, inoltre, un autore di
alcuni tra i migliori testi della tradizione brasiliana, lavorando con grandi
partner della musica popolare.
Dal 1964 al 1985 il Brasile conobbe un
periodo di dittatura militare vile e oppressivo. A causa di ciò, in questo
periodo, molti artisti e pensatori furono perseguitati e persino esiliati. "O
Bêbado e a Equilibrista" è diventato un inno di resistenza a questa
dittatura, ed esprime un desiderio di
apertura del pensiero politico rivolto alla democrazia.
João Bosco compose la musica della canzone,
in onore di Charles Chaplin, morto nel
1977, e chiese ad Aldir Blanc di scriverne il testo. Oltre a celebrare
"Carlitos" che, con i suoi passi incerti somiglia ad un ubriaco,
Aldir Blanc utilizza, inoltre, diverse metafore per sfidare la dittatura ed
evocare la libertà. Esistono dubbi sulla semantica delle parole che sembrano
non avere senso.Alcune delle parole utilizzate possono avere un significato
nascosto: per "stelle" si intendono i "generali" e per "cielo" la "prigione".
Choram Marias e Clarices" sono
citazioni alle vedove dei prigionieri politici uccisi negli scantinati del
DOI-CODI, la polizia repressiva della dittatura.
Maria è il nome della moglie di Manuel Fiel
Filho, e Clarisse, quello della moglie del giornalista Vladimir Herzog.
Henrique de Souza, il fumettista Henfil, è
stato redattore del giornale umoristico "O Pasquim" ed fu presentato
ad Aldir Blanc da Elis Regina alcuni anni prima. Henfil aveva raccontato con estrema
commozione la sorte del fratello Hebert de Souza, il Betinho, esiliato dal 1971
dalla dittatura in Messico. Quando Betinho, terminato l'esilio, arrivò nel 1979
a San Paolo all'aeroporto di Congonhas, ad accoglierlo c'era una
manifestazione, composta da circa 200 persone, che cantava "O Bêbado e a
Equilibrista".
La canzone è stata registrata da João Bosco
nel 1979 in un album "Linha de Passe". In seguito, interpretata dalla
più grande cantante del Brasile, Elis Regina, il brano venne inserito
nell'album "Essa Mulher", e divenne un pezzo molto conosciuto e
apprezzato.
Testo: Marcelo Solla e Barbarella Happy
Belíssimo!
RispondiEliminaGrazie.
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