Leva mais um operário
Sou eu que vou trabalhar
Nel video di BrèSamba per questo blog, Eleonora Olivares canta il testo originale di Ataulfo Alves e Wilson Baptista e Sabina Samba canta il testo della dittatura registrato da Ciro Monteiro.
...ma volete sapere come è
finita questa storia?
ll Brasile dichiarò guerra all’Italia, invase l’Italia e vinse la guerra!
Proprio così.
Il 22 agosto 1942 il Brasile
di Getulio Vargas, che era sostenitore di Mussolini più per interessi economici
che per ideologia, dichiarò guerra alle potenze dell’Asse, Italia, Germania e
Giappone, prendendo parte al conflitto a fianco degli alleati. Gli Stati Unuti
“regalarono” al Brasile un’industria dell’acciaio (CSN – Compania Siderúrgica
Nacional) e installarono una base militare a Natal, nel Nordeste Brasiliano.
Secondo il popolo brasiliano il Brasile non sarebbe mai entrato in guerra. Da
questa convinzione nacque l’espressione popolare "é mais fácil uma cobra fumar do que o Brasil entrar na
Guerra": è più facile veder fumare un serpente che il Brasile entrare
in guerra. Il 13 agosto 1943 il Brasile creò la FEB (Força Expedicionária Brasileira)
il cui simbolo distintivo è un serpente che fuma:
Il 2 luglio 1944 il serpente fumò e la FEB partì per l’Italia alla volta di Napoli. L’intervento ebbe inizio nel settembre 1944, quando le truppe brasiliane liberarono Barga e la valle del fiume Serchio. Il 21 febbraio 1944 ebbe luogo la vittoria più importante della FEB in Italia nella battaglia di Monte Castello, alla quale seguì la battaglia di Montese. Le truppe raggiunsero poi Bologna e Torino.
Come tutti sanno gli alleati
vinsero la guerra, ma forse non tutti ricordano che tra gli alleati ci fu il
Brasile. Circa 27.000 soldati brasiliani presero parte al conflitto e tra loro si contarono più di
2.000 caduti. Adesso, quando qualcuno vi domanderà: “Chi liberò l’Italia dal
Nazifascismo?” potrete rispondere “I Partigiani, ma anche i Brasiliani”!
Testo scritto da Marcelo Sola e Sabina Samba