Proclamação da República - Benedito Calixto
Liberdade,
Liberdade, abre as asas sobre nós
Liberdade!,
Liberdade!
Abre as asas sobre nós
E que a voz da igualdade
Seja sempre a nossa voz, mas eu digo que
vem
Vem, vem reviver comigo amor
O centenário em poesia
Nesta pátria mãe querida
O império decadente, muito rico incoerente
Era fidalguia e por isso que
surgem
Surgem os tamborins, vem emoção
A bateria vem, no pique da canção
E a nobreza enfeita o luxo do salão, vem viver
Vem viver o sonho que sonhei
Ao longe faz-se ouvir
Tem verde e branco por aí
Brilhando na Sapucaí (e da guerra)
Da guerra nunca mais
Esqueceremos do patrono, o duque imortal
A imigração floriu, de cultura o Brasil
A música encanta, e o povo canta assim (e da princesa)
Pra Isabel a heroína, que assinou a lei divina
Negro dançou, comemorou, o fim da sina
Na noite quinze e reluzente
Com a bravura, finalmente
O Marechal que proclamou foi presidente
Il
Brasile fu una colonia del Portogallo fino al 1822. Dal 1822 al 1889 venne
istituito l'Impero, con due imperatori: Pedro I e, in seguito, Pedro II. Nel
1889 venne poi proclamata la Repubblica.
Questo
è un samba di “Imperatriz Leopoldinense” del 1989, ed è un omaggio al
centenario della proclamazione della Repubblica.
Il
ritornello di questo samba è estremamente forte: è un grido di libertà. I
versi “Liberdade, liberdade, abre as asas sobre nós” (libertà,
libertà, apri le ali su di noi) sono stati presi dall'Inno della Repubblica
come desiderio di uguaglianza tra gli uomini;
“e
que a voz da igualdade seja sempre a nossa vós” (e che la voce
dell'uguaglianza, sia sempre la nostra voce.)
Dopo
un periodo di dittatura militare, durato dal 1964 al 1985, il Brasile nel 1989,
ha vissuto le prime elezioni dirette per il Presidente attese per 29 anni.
Queste sono state una seconda occasione per urlare nuovamente il grido di
libertà.
Traduzione
e spiegazione
“Vem, vem reviver comigo amor
O centenário em poesia
Nesta pátria mãe querida
O império decadente, muito rico incoerente
Era fidalguia”
O centenário em poesia
Nesta pátria mãe querida
O império decadente, muito rico incoerente
Era fidalguia”
Vieni,
viene a rivivere con me amore
Il
centenario in poesia
In
questa patria madre cara
I'Impero
decaduto, molto ricco e incoerente
Era
solo per la nobiltà.
(Parlaci
del centenario della proclamazione della Repubblica e della decadenza
dell’Impero che spendeva molto soldi per sostenere l'Imperatore, la sua
famiglia e la sua nobiltà).
“Surgem os tamborins, vem emoção
A bateria vem, no pique da canção
E a nobreza enfeita o luxo do salão,”
A bateria vem, no pique da canção
E a nobreza enfeita o luxo do salão,”
Sorgono tamburelli, arriva l'emozione
La batteria avanza, nella forza della canzone
E la nobiltà adorna con lusso il salone della
festa,
(Innanzitutto parla della batteria della stessa
scuola di samba, cosa frequente nel samba enredo, poi fa riferimento ad una
grande festa che fu celebrata il 9 novembre 1989: la “Baile da Ilha Fiscal”.
Questa fu l'ultima grande festa dell'Impero Brasiliano dove si folleggiò a
lungo con cibi e bevande).
“Vem viver o sonho que sonhei
Ao longe faz-se ouvir
Tem verde e branco por aí
Brilhando na Sapucaí”
Ao longe faz-se ouvir
Tem verde e branco por aí
Brilhando na Sapucaí”
Vieni a vivere il sogno che io sognai
In lontananza si sente
È verde e bianco intorno
Brillando in Sapucaí
(Il
verde e bianco sono i colori della scuola di Samba Imperatriz Leopoldinense e Sapucaí (Marquez de Sapucaí) è la
via dove si trova il “Sambodromo”, posto in cui ogni anno, a Rio de Janeiro in
febbraio, ha luogo la sfilata del Carnevale)
“Da guerra nunca mais
Esqueceremos do patrono, o duque imortal
A imigração floriu, de cultura o Brasil
A música encanta, e o povo canta assim”
Esqueceremos do patrono, o duque imortal
A imigração floriu, de cultura o Brasil
A música encanta, e o povo canta assim”
La
guerra mai più
Dimenticheremo
il patrono, il duca immortale
L'immigrazione
fiorì di cultura in Brasile
La
musica incanta e il popolo canta così
(La guerra citata è la “Guerra del Paraguay”, combattuta tra il 1864 e il
1870, in cui il Brasile, con il supporto e l'appoggio dell'Inghilterra, ha
sconfitto il Paraguay. Il duca immortale di cui si parla è il Duque de Caxias,
comandante dell'esercito Brasiliano. L’immigrazione che è fiorita di cultura è
principalmente quella italiana che arrivò in Brasile all'inizio della
Repubblica per sostituire il lavoro degli schiavi nell'agricoltura.)
“Pra Isabel a heroína, que assinou a lei divina
Negro dançou, comemorou, o fim da sina
Na noite quinze e reluzente
Com a bravura, finalmente
O Marechal que proclamou foi presidente”
Negro dançou, comemorou, o fim da sina
Na noite quinze e reluzente
Com a bravura, finalmente
O Marechal que proclamou foi presidente”
Ad
Isabel l'eroina , che firmò la legge divina
il
negro ha ballato, ha festeggiato la fine del destino
a
quindici scintillante notte
Con
coraggio, infine
Il
maresciallo che proclamò, fu presidente.
(La
Principessa Isabel, figlia dell'Imperatore D. Pedro II, sostituì il padre lontano per un viaggio d'affari, e firmò, il
13 maggio 1888, la “Lei Aurea”, la legge divina. Questa legge aboliva la
schiavitù in Brasile e liberava tutti gli schiavi dalle catene. La fine della
schiavitù fu una delle principali causa della proclamazione della Repubblica,
che avvenne un anno dopo, nella notte del 15 novembre del 1889 per opera del
maresciallo Deodoro da Fonseca che diventò il primo presidente della Repubblica
del Brasile.)
Testo di Marcelo Solla e Barbarella Happy.
Testo di Marcelo Solla e Barbarella Happy.
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