Mas que nada
(Jorge Ben)
Mas que nada
Sai da minha frente, eu quero passar
Pois o samba está animado
O que eu quero e sambar
Este samba
Que é misto de maracatu
E samba de preto velho
Samba de preto tu
Mas que nada
Um samba como este tão legal
Você não vai querer
Que eu chegue no final
Traduzione
“Mas que nada” (1)
ma dai
Togliti di mezzo, voglio passare
Perché il samba è rallegrato
Quello che voglio è sambare
questa samba
Che è un misto di maracatu
é samba di nero vecchio
samba di nero tu
ma dai
Un samba come questo così fantastico
Non vorrai
Che io possa arrivare alla fine
Io, brasiliano, sono stato lontano
dal Brasile da bambino, per circa due anni. “All'estero”, la mia famiglia era
alla ricerca di modi per continuare la loro brasilianità, rafforzando i legami
con altri brasiliani e andando in posti che potessero avere un “sapore di
Brasile”. Residenti nella città di Asunción (Paraguay), abbiamo scoperto la
“Churrascaria Brasileira”, dove, tutta la domenica, un gruppo suonava musica
tradizionale del mio paese, soprattutto il samba. Fu così che, all'età di nove
anni, ebbi il mio primo contatto con “Mas, que nada!”, di cui VHS mostrano quel
ragazzo accanto alla band, attento a tutto nella musica e che batte timidamente
il piede durante gli spettacoli,
innamorato dell'energia della band e del Brasile.
Solo molto tempo dopo ho capito
l'importanza di Jorge Duílio Lima Menezes, Jorge Ben, per la musica brasiliana.
(Jorge
Ben nel 1963: il musicista assumerà in seguito il nome d'arte di Jorge Benjor, e,
successivamente, Jorge Ben Jor. Alcuni ipotizzano che il cambiamento possa
essere avvenuto per la numerologia del nome, ma molto probabilmente fu per
evitare qualsiasi confusione con il nome di George Benson, chitarrista e
cantante jazz nero statunitense, anche lui all'inizio della sua carriera
all'epoca.)
"Mas que nada" è stato il
primo singolo registrato e il primo successo della lunga carriera di Jorge Ben,
carioca, flamenguista e astemio. Nero, figlio di padre bianco e madre nera (il
cui nonno materno veniva dall'Etiopia), era cresciuto ascoltando dischi di rock
'n' roll, soprattutto di Chuck Berry. Da adulto, Jorge Ben iniziò a farsi
conoscere nel quartiere di Copacabana, quando suonava la chitarra e cantava nel
leggendario “Beco das Garrafas” – una stradina dove i bar con musica dal vivo
raccoglievano un pubblico desideroso di bossa nova. Fu durante quelle notti
che Jorge Ben conobbe a fondo questo stile (lo stesso di Vinícius de Moraes,
Tom Jobim e João Gilberto) e anche il samba-jazz (di Wilson Simonal e Sérgio
Mendes).
Il testo di
"Mas, que nada!" sottolinea questo nuovo volto della musica in
Brasile e parla di come aprire percorsi per consolidarsi ("togliti di
mezzo, voglio passare"). Dice anche che "questo samba, che è un misto
di maracatu, / è samba di nero vecchio / samba nero, tu", attestando la
sua origine razziale nera, in un ambiente segnato dalla musica bianca, in
particolare la bossa nova. Anche il ritornello della canzone rende
omaggio all'entità Obá (4), recitata tre volte. Oltre alla conoscenza
culturale-religiosa, il coro di Jorge Ben è responsabile di un suono
universale, facendo cantare all'unisono persone di lingue e culture diverse.
Fu nello stesso anno, il 1963, che Sérgio Mendes, un
prominete pianista e arrangiatore di 22 anni, dello stesso Beco das Garrafas di
Rio de Janeiro, ascoltò la musica di Jorge Ben e rimase incantato. Lui, che
aveva già avuto l'esperienza di esibirsi con altri musicisti brasiliani alla
Carnegie Hall di New York, invitò Jorge Ben a suonare la chitarra e cantare
nella sua big band per un tour in Nord America. Questi concerti si sono svolti
nel corso di un anno e hanno ampliato il gusto internazionale per la musica
brasiliana. A causa delle situazioni di razzismo vissute da Jorge Ben in
“América”, terminato il contratto del tour, ha deciso di tornare
definitivamente nel suo paese. Il riconoscimento di "Mas, que nada!"
nel mondo fece un salto ancora più grande quando, nel 1966, Sérgio Mendes
registrò nuovamente la canzone con il suo gruppo di allora, Brasil '66,
vendendo 500.000 copie ed entrando nella top 10 negli Stati Uniti e al numero 2
della classifica jazz di Billboard.
Secondo il cantante e compositore Lenine, Jorge Ben era
un solitario nella colonna sonora. Pur muovendosi tra movimenti diversi, avendo
partecipato a samba, maracatu, Tropicália (di Caetano Veloso, Gilberto Gil, Os
Mutantes e tanti altri nomi fondamentali della musica brasiliana), è stato
soprattutto un artista distaccato dai gruppi, seguendo la propria strada.
Questo percorso è stato aperto prima del programma televisivo Jovem Guarda,
Tropicália e dei Festival di musica popolare brasiliana (quando il termine MPB
– Musica Populare Brasiliana è stato usato per la prima volta, nel 1965). Ecco perché una parte dei critici musicali brasiliani
afferma che Jorge Ben è stato “il primo compositore di MPB”, anche prima che il
concetto avesse un nome.
Sono pochi i musicisti al mondo che, dal primo album
uscito, sono riusciti, come Jorge Ben, a diventare compositori internazionali,
facendo interpretare brani da decine di artisti in vari stili, provenienti
dagli Stati Uniti all'Italia, passando per il Paraguay. Come mi disse una volta
il musicista e produttore culturale Marcelo Sola, “Mas, que nada è quasi un
ambasciatore della musica brasiliana, della cultura brasiliana nel mondo; è
come Pelé!”
È
impressionante quanto la cultura del Brasile sia segnata in tutto il mondo
dalla sua allegra energia, dalla sua forza e dalla sua ginga – il suo
sambalanço!
1 - Il titolo è un'espressione del portoghese brasiliano ed assume vari significati a seconda del contesto, fra i quali "ma dai", "ma certo" o "figurati".
2 - gioco linguistico con il verbo portoghese “sacudir”, che significa far dondolare il corpo da una parte all'altra, in forte agitazione; questa espressione è usata dal cantante in alcune sue canzoni.
3 - altro neologismo
anch'esso molto diffuso, in cui samba è accostato alla parola balanço, che
significa altalena o oscillazione.
4 - Nelle religioni di origine africana, Obá è la terza e più antica donna dell'orixá Xangô. Secondo la leggenda dei popoli di lingua yoruba, questa donna guerriera e coraggiosa finì per essere personificata nel fiume Obá (in Nigeria).
Texto scritto da Raphael Aguirra de Andrade, tradoto da Marcelo Sola e Barbarella Happy